Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11534 del 15 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:11534PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione illegale e lo sfruttamento della prostituzione, realizzati anche attraverso l'organizzazione di un'associazione per delinquere, costituiscono gravi reati che offendono la dignità e la libertà personale delle vittime. Il concorso di più soggetti nella commissione di tali delitti, con ruoli diversi ma tutti essenziali per la realizzazione del disegno criminoso, comporta la responsabilità penale di ciascuno di essi, a prescindere dal grado di partecipazione, in applicazione del principio di accessorietà della condotta concorsuale. La conoscenza della provenienza delittuosa di documenti di identità contraffatti utilizzati per agevolare l'ingresso illegale di stranieri nel territorio nazionale e la loro successiva permanenza in condizioni di illegalità, anche al fine di costringerli all'esercizio della prostituzione, integra il reato di ricettazione. La gravità delle condotte, il ruolo rivestito nell'ambito dell'associazione criminale e l'assenza di elementi positivi idonei a giustificare l'applicazione di circostanze attenuanti generiche, nonché la sussistenza di precedenti penali e della recidiva specifica, infraquinquennale e reiterata, legittimano l'irrogazione di pene proporzionate alla maggiore capacità a delinquere del reo, senza possibilità di sospensione condizionale dell'esecuzione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/01/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. VANNUCCI MARCO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI LEO GIOVANNI, che ha concluso per l'inammissibilita' di tutti i ricorsi.
Uditi i difensori: avvoca…

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