Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4435 del 30 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:4435PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione mafiosa si configura quando la persona, pur priva dell'affectio societatis e non risultando inserita nella struttura organizzativa del sodalizio, fornisce un concreto, specifico, consapevole e volontario contributo, purché questo abbia apprezzabile rilevanza causale ai fini della sua conservazione o del suo rafforzamento e l'agente se ne rappresenti, nella forma del dolo diretto, l'utilità per la realizzazione, anche parziale, del programma criminoso. La partecipazione ad associazione mafiosa e il concorso esterno costituiscono fenomeni completamente alternativi fra loro, in quanto la condotta associativa implica la conclusione di un "pactum sceleris" fra il singolo e l'organizzazione criminale, con la volontà di appartenere al gruppo, mentre il concorrente esterno è estraneo al vincolo associativo, pur fornendo un contributo causalmente orientato alla conservazione o al rafforzamento delle capacità operative dell'associazione. Pertanto, in sede cautelare, un unico percorso motivazionale non può essere fungibilmente riferito all'una o all'altra delle due fattispecie, che si pongono in rapporto di alternatività fra loro. La necessaria valutazione della gravità indiziaria per il reato associativo rifluisce sulla ritenuta sussistenza dell'aggravante della finalità di agevolazione mafiosa contestata in relazione agli altri reati, nonché sul giudizio relativo alle esigenze cautelari e all'esclusiva adeguatezza della misura imposta a farvi fronte, giudizio sul quale interferisce l'eventuale esistenza delle presunzioni di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefa - Rel. Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/03/2017 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
sentita la relazione svolta dal Presidente Dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del PG Dott.ssa ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso;
uditi i difensori avvocati (OMISSIS) del foro di REGGIO CALABRIA e (OMISSIS) del foro di PALMI in difesa del ricorrente i quali si riportano ai motivi e insistono nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) rico…

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