Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8356 del 24 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:8356PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere legittimamente applicata quando il soggetto risulti dedito alla commissione di reati che mettono in pericolo la pubblica sicurezza e la salute pubblica, anche in assenza di un'abitualità criminale, purché sia accertata l'attualità della sua pericolosità sociale sulla base di precedenti giudiziari recenti, senza che sia necessario un giudizio prognostico di reiterazione di condotte criminose. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura, la cui motivazione non può essere censurata in sede di legittimità se non per vizi logici o giuridici manifesti, non potendosi sostituire la valutazione del giudice di legittimità a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 05/05/2022 della CORTE APPELLO di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere TERESA LIUNI;
lette/sentite le conclusioni del PG che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto indicato in epigrafe, la Corte di appello di Bari rigettava l'appello proposto da (OMISSIS) avverso quello del Tribunale di Bari che aveva applicato nei suoi confronti la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obblig…

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