Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4468 del 29 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:4468PEN

Massima

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Il reato di diffamazione sussiste anche quando la notizia denigratoria sia stata diffusa a più persone, anche in modo indiretto o involontario, in quanto l'elemento soggettivo del reato non richiede la consapevolezza e volontà di ledere la reputazione altrui, essendo sufficiente la mera diffusione della notizia a più destinatari. Pertanto, il principio di diritto affermato è che la diffamazione può configurarsi anche quando la comunicazione della notizia lesiva della reputazione altrui avvenga in un contesto più ampio rispetto al singolo interlocutore, senza che rilevi la consapevolezza dell'agente circa la pluralità dei destinatari, essendo sufficiente l'effettiva diffusione della notizia a più persone. Ciò in quanto il reato di diffamazione tutela il bene giuridico della reputazione individuale a prescindere dalla volontà dell'agente di ledere tale interesse, essendo sufficiente la mera divulgazione della notizia lesiva, anche in assenza di dolo specifico. Inoltre, il giudice può legittimamente disporre l'assunzione di nuove prove, anche d'ufficio, nell'ambito del rito abbreviato, qualora ritenga di non poter decidere allo stato degli atti, senza che ciò comporti violazione del principio di terzietà e imparzialità, in quanto tale potere è espressamente previsto dalla legge processuale. Infine, la valutazione della credibilità dei testimoni e della rilevanza delle prove rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione non può essere sindacata in sede di legittimità se congrua e logica, senza che assuma rilievo la mancata risposta a specifiche deduzioni difensive, trattandosi di questione attinente all'esatta applicazione della legge processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PF. AN., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 01/06/2006 CORTE APPELLO SEZ. DIST. di BOLZANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FUMO MAURIZIO;

udito il P.G. in persona del Sost. Proc. Gen. Dott. G. D'Angelo, che ha concluso chiedendo rigettarsi il ricorso.

udito il difensore della P.C. avv. B. Migliucci, il quale, ha…

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