Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12170 del 19 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:12170PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione può revocare il beneficio della sospensione condizionale della pena concesso in violazione dell'art. 164 c.p., comma 4, in presenza di cause ostative, a meno che tali cause non fossero documentalmente note al giudice della cognizione. A tal fine, il giudice dell'esecuzione acquisisce il fascicolo del giudizio per la doverosa verifica al riguardo. Qualora emerga per tabulas l'inconsapevolezza, in capo al giudice che ha concesso il beneficio, dell'esistenza del precedente ostativo, la revoca della sospensione condizionale della pena è legittima. Il giudicato formatosi sulla concessione del beneficio non preclude tale revoca, in quanto la causa di revoca attiene all'illegittima concessione del beneficio in violazione dei limiti stabiliti dall'art. 164 c.p., che preclude la sospensione condizionale della pena a chi è già stato condannato per delitto a pena detentiva superiore al limite di cui all'art. 163 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/12/2017 del GIP TRIBUNALE di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MICHELE BIANCHI;
lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento, con rinvio, dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza depositata in data 25.6.2018 il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, quale giudice dell'esecuzione, in accoglimento della richiesta del pubbli…

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