Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3241 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:3241SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie adottato dall'amministrazione comunale in pendenza di una istanza di condono edilizio è illegittimo, in quanto l'amministrazione è tenuta a sospendere ogni iniziativa repressiva fino alla definizione del procedimento di sanatoria, al fine di non vanificare a priori il possibile rilascio del titolo abilitativo in sanatoria. Pertanto, l'amministrazione, prima di sanzionare gli abusi, deve pronunciarsi sulla condonabilità o meno dell'opera edilizia abusiva, non potendo il provvedimento di demolizione costituire implicito rigetto della domanda di condono, essendo necessaria la notificazione espressa del diniego al richiedente. Anche nell'ipotesi di diniego della domanda di sanatoria, l'amministrazione deve adottare una nuova ingiunzione di demolizione, con fissazione di nuovi termini per la spontanea esecuzione, non potendo il provvedimento di demolizione adottato in pendenza della domanda di condono essere considerato valido ed efficace. Inoltre, qualora l'opera abusiva risulti condonabile, l'amministrazione non può procedere alla sua demolizione, ma deve attendere l'esito del procedimento di condono, essendo l'ordine di demolizione in tal caso illegittimo per violazione dell'art. 38 della legge n. 47 del 1985. Pertanto, il provvedimento di demolizione adottato in pendenza di una istanza di condono edilizio deve essere annullato, salvi i successivi provvedimenti dell'amministrazione in sede di esame della domanda di sanatoria.

Sentenza completa

N. 08764/1996
REG.RIC.

N. 03241/2012 REG.PROV.COLL.

N. 08764/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso numero 8764 del 1996, proposto da GUERRITORE MARIA AGNESE, rappresentata e difesa dall’Avv. Ernesto Procaccini nel cui studio è elettivamente domiciliata in Napoli, Corso Vittorio Emanuele n. 670, come da procura a margine del ricorso;

contro

Comune di Napoli in persona del Sindaco pro tempore, autorizzato a stare in giudizio come da deliberazione della Giunta Municipale n. 5054 del 13 novembre 1996, rappresentato e difeso dagli Avvocati Giuseppe Tarallo, Barbara Accattatis Chalons d’Oranges, Antonio Andreottola, Eleonora Carpentieri, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Anna Ivana Furnari, Giacomo Pizza, Anna Pulcini, Bruno Ricci, Gabriele Rom…

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