Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35905 del 6 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:35905PEN

Massima

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Lo stato d'ira non costituisce causa di non punibilità per il reato di ingiuria se non è conseguenza di un fatto ingiusto altrui, essendo necessario che l'offesa sia stata provocata da un comportamento illecito della persona offesa, accertato in modo specifico e concreto dal giudice. L'imputato non può invocare la scriminante dello stato d'ira ex art. 599 c.p., comma 2, qualora le espressioni offensive utilizzate facciano riferimento a fatti non provati, in quanto in tal caso l'offesa non può ritenersi giustificata da un fatto ingiusto altrui. Il giudice è tenuto a valutare in modo rigoroso la sussistenza dei presupposti della causa di non punibilità, non potendo ammetterla in assenza di una effettiva provocazione da parte della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - rel. Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. MA. CL. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 34/2007 GIUDICE DI PACE di PISA, del 08/07/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CARROZZA;

Udito il Procuratore Generale, Dott. Monetti Vito, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito l'Avv. Giriboldi Giacomo Rosario, che si riporta al rico…

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