Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5809 del 7 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:5809PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sentenza impugnata, è tenuto a dare prevalenza alla motivazione rispetto al dispositivo, qualora dalla motivazione emerga chiaramente l'effettiva volontà del giudicante e l'erroneità del dispositivo. In particolare, quando la motivazione della sentenza di appello, in relazione al reato di minaccia, confermi l'assenza di efficacia intimidatoria delle condotte contestate, il successivo dispositivo che dispone la condanna dell'imputato per tale reato risulta in palese contrasto con la motivazione, determinando un vizio argomentativo che inficia l'intero ragionamento giuridico. In tali casi, il giudice di legittimità deve annullare la sentenza impugnata e rinviare gli atti al giudice di merito per un nuovo esame, al fine di assicurare la coerenza logica e giuridica della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/04/2016 del TRIBUNALE di RIETI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CATERINA MAZZITELLI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PERELLI SIMONE;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento con rinvio AL TRIBUNALE CIVILE DI RIETI;
Udito il difensore:
LA DIFESA SI RIPORTA AL RICORSO.
Il Procurato…

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