Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36235 del 18 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:36235PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere espresso nella seguente massima giuridica: La valutazione della prova indiziaria, ai fini della pronuncia di condanna, deve essere effettuata in modo logico e coerente, tenendo conto di tutti gli elementi probatori acquisiti, senza trascurare le argomentazioni difensive, e deve essere adeguatamente motivata. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della gravità oggettiva e soggettiva del fatto, ai fini della determinazione della pena, purché il relativo giudizio sia anch'esso congruamente motivato sulla base dei criteri stabiliti dalla legge, come la gravità del fatto, la personalità dell'imputato e le circostanze aggravanti e attenuanti. L'onere delle spese processuali e il versamento di una somma in favore della cassa delle ammende conseguono alla declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione, determinata da profili di colpa emergenti dal ricorso stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. BE. VI. N. IL (OMESSO);

2) AN. FR. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 31/10/2006 CORTE APPELLO di ANCONA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARMENINI ((omissis))O;

Udito il P.G. Dott. MONTAGNA Alfredo, che ha chiesto il rigetto dei ricorsi.

OSSERVA

Con sentenza del Tribunale di Pesaro in data 8.2…

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