Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43037 del 7 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:43037PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio si configura quando gli atti compiuti dall'agente, valutati nel loro complesso e alla luce del suo animus, risultano idonei e univocamente diretti a cagionare la morte della vittima, a prescindere dall'effettivo raggiungimento del risultato lesivo. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del tentato omicidio, deve considerare non solo la volontarietà della condotta dell'imputato, ma anche l'idoneità oggettiva degli atti compiuti a realizzare il proposito omicidiario, correlando i dati fattuali, come la distanza, l'altezza e la traiettoria del colpo di arma da fuoco esploso, con l'atteggiamento psicologico del soggetto agente. L'insufficiente motivazione su tali aspetti determina l'annullamento della sentenza con rinvio per un nuovo giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1090/2009 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 23/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/10/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.

RITENUTO IN FATTO

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