Cassazione penale Sez. III sentenza n. 35460 del 24 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:35460PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare prevista dall'art. 274, lett. c), c.p.p., deve essere valutato dal giudice in termini di concretezza e attualità, non desumibili automaticamente dalla gravità astratta del titolo di reato contestato. La valutazione della concretezza del pericolo di recidiva deve fondarsi sulle specifiche modalità e circostanze del fatto, nonché sulla personalità dell'indagato, desunta da comportamenti o atti concreti e dai suoi precedenti penali. L'attualità del pericolo, invece, attiene alla sua dimensione temporale, che va apprezzata sulla base della vicinanza ai fatti in cui si è manifestata la potenzialità criminale dell'indagato ovvero della presenza di elementi indicativi recenti, idonei a dar conto dell'effettività del rischio di commissione di ulteriori reati. Il giudice è pertanto tenuto a motivare in modo specifico e dettagliato in ordine alla sussistenza di tali requisiti, senza poter fare ricorso a valutazioni generiche o astratte, ma ancorandosi a dati concreti e attuali, anche in relazione al tempo trascorso dai fatti contestati e allo stadio delle indagini. Solo in tal modo può ritenersi legittima l'applicazione di una misura cautelare personale fondata sull'esigenza di prevenire la reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. DI STASI Antonell - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/04/2016 del Tribunale di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa Antonella Di Stasi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa LOY Maria Francesca, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 20.4.2016, il Tribunale di Salerno rigettava l&…

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