Cassazione civile Sez. II sentenza n. 5663 del 20 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:5663CIV

Massima

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Il mancato rispetto del termine di 48 ore tra l'installazione della segnaletica di divieto di sosta e l'entrata in vigore dello stesso non esclude la configurabilità della contravvenzione, in quanto il giudice non può valutare soggettivamente la sufficienza di tale termine, essendo esso termine di legge. Grava sul conducente l'onere di verificare la persistente utilizzabilità dell'area di sosta, anche per i giorni successivi, non potendo egli invocare l'incolpevole ignoranza del divieto qualora abbia omesso tale verifica, essendo tenuto all'ordinaria diligenza. Ai fini della responsabilità per la violazione del divieto di sosta, non è necessario l'accertamento della coscienza e volontà della condotta, essendo sufficiente la mera inosservanza del divieto, salvo che il conducente dimostri circostanze concrete che rendano insufficiente il termine di 48 ore e tali da non consentirgli la conoscibilità del divieto con l'ordinaria diligenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BUCCIANTE Ettore - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - rel. Consigliere

Dott. PETITTI Stefano - Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

Dott. GIUSTI Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 23183-2009 proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende;

- ricorrente -

contro

COMUNE DI ROMA in persona del Sindaco pro tempore;

- intimato -

avverso la sentenza n. 14605/2008 del TRIBUNALE di ROMA, depositata il 17/07/2008;

udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 20/01/2015 dal Consigliere Dott. LAURENZA NUZZO;

udito l&…

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