Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7420 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:7420SENT

Massima

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Il Comune di Roma può legittimamente annullare in autotutela una concessione edilizia in sanatoria precedentemente rilasciata, qualora accerti che le opere realizzate non siano state ultimate entro il termine previsto dalla legge e che il manufatto sia stato realizzato in violazione di un provvedimento penale di sequestro. In tali ipotesi, il venir meno del titolo edilizio legittimante il manufatto comporta la necessaria caducazione di ogni provvedimento amministrativo adottato in ragione di tale concessione, senza che ciò integri alcuna contraddittorietà o ingiustificata disparità di trattamento. Infatti, l'annullamento della concessione edilizia in sanatoria, in quanto provvedimento illegittimo, costituisce il presupposto necessario e sufficiente per l'annullamento degli atti successivi adottati in suo favore, senza che possa rilevare la pregressa emissione di provvedimenti di diverso segno, atteso che l'amministrazione è tenuta a rimuovere gli atti illegittimi, anche in via di autotutela, al fine di ripristinare la legalità violata. Pertanto, l'annullamento della concessione edilizia in sanatoria, in quanto provvedimento illegittimo, comporta il venir meno della ragione giustificativa degli atti successivi adottati in suo favore, la cui caducazione risulta conseguenza necessitata della pregressa declaratoria di illegittimità del titolo edilizio originario.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/07/2020

N. 07420/2020 REG.PROV.COLL.

N. 06649/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6649 del 2005, proposto da
-OMISSIS- -OMISSIS- e-OMISSIS- -OMISSIS-, in qualità di eredi di -OMISSIS- -OMISSIS-, e -OMISSIS- -OMISSIS- elettivamente domiciliati in Roma, corso Trieste n. 185 presso lo studio degli avv.ti Raffaele Versace e Giovanni Versace che, unitamente all’avv. Fiorella Savi, li rappresentano e difendono nel presente giudizio

contro

ROMA CAPITALE, in persona del Sindaco p.t., elettivamente domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove n. 21 presso la sede dell’avvocatura comunale e rappresentata e difesa nel presente giudizio dagli avv.ti Carlo Sportelli ed Andrea Magnanelli

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