Il proprietario di un immobile, anche se non responsabile dell'abuso edilizio ivi realizzato dal precedente proprietario, è destinatario dell'ordine di demolizione e della conseguente sanzione pecuniaria per l'inottemperanza, in quanto titolare del rapporto materiale con il manufatto abusivo al momento dell'adozione del provvedimento. Tuttavia, ai fini della quantificazione della sanzione, l'amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente la propria determinazione, applicando i criteri di cui agli artt. 10 e 11 della legge n. 689/1981, quali la gravità della violazione, l'opera svolta dall'agente per l'eliminazione o attenuazione delle conseguenze, la personalità dello stesso e le sue condizioni economiche, senza potersi limitare all'applicazione di tariffe predeterminate in via generale. L'omissione di tale motivazione e istruttoria comporta l'annullamento del provvedimento sanzionatorio.