Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 158 del 2015

ECLI:IT:TARBA:2015:158SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di permesso di costruire in sanatoria ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. 380/2001 successivamente all'impugnazione di un'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, determina l'improcedibilità del ricorso avverso tale ordinanza per sopravvenuta carenza di interesse. Ciò in quanto l'interesse del responsabile dell'abuso si sposta sul provvedimento espresso (di accoglimento o rigetto) o implicito (di rigetto per silenzio) sull'istanza di sanatoria, mentre quello verso l'annullamento del provvedimento sanzionatorio proposto antecedentemente all'istanza di permesso di costruire in sanatoria diviene improcedibile. Nell'ipotesi di rigetto dell'istanza di sanatoria, espressa o tacita, l'amministrazione dovrà emanare un nuovo provvedimento sanzionatorio, disponendo nuovamente la demolizione dell'opera ritenuta abusiva, con l'assegnazione di un nuovo termine per adempiere.

Sentenza completa

N. 00764/2007
REG.RIC.

N. 00158/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00764/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 764 del 2007, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. Enrico e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Bari, c/o Avv. F. Lofoco Via P. Fiore, n. 14;

contro

Comune di Mattinata;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 14 del 02.04.2007di demolizione di opere abusive.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 15 gennaio 2015 la dott.ssa ((omissis)) e udito per la parte ricorrente l’avv. ((omissis));

Ritenuto e co…

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