Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12443 del 23 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12443PEN

Massima

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Il furto commesso in uffici o stabilimenti pubblici è aggravato ai sensi dell'art. 625, comma 1, n. 7 c.p., a prescindere dalla titolarità pubblica o privata della cosa sottratta e dalla sua attinenza con le funzioni o attività svolte nell'ufficio pubblico. L'aggravante sussiste per il solo fatto che il bene sia presente in un luogo pubblico, in ragione della maggior accessibilità di tali luoghi e della conseguente necessità di una più efficace tutela del rispetto dovuto alla pubblica amministrazione e della fiducia che ispira la conservazione dei beni in essa presenti. Pertanto, non è necessario provare che la cosa sottratta appartenga all'ufficio pubblico o sia destinata al pubblico servizio, essendo sufficiente che essa si trovi all'interno di un ufficio o stabilimento pubblico. Il giudizio di equivalenza tra l'aggravante e l'attenuante riconosciuta, nonché la determinazione della pena, devono essere adeguatamente motivati dal giudice di merito sulla base di una valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto, quali i precedenti penali dell'imputato, la sua condotta di vita, la gravità del fatto e la sua personalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1520/2013 CORTE APPELLO di ANCONA, del 20/01/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO VITTORIO STANISLAO CARLINI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1 - Con sentenza del 20 gennaio 2015 la Corte di appello di Ancona confermava la sente…

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