Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22632 del 11 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:22632PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il ripristino della custodia cautelare in carcere dopo una precedente scarcerazione per decorrenza dei termini è consentito solo nei casi indicati dall'art. 307 c.p.p., comma 2, ossia a fronte della dolosa trasgressione delle misure imposte all'atto della scarcerazione o quando ricorre o si è concretato il rischio di fuga dell'interessato. Tale misura non può essere disposta d'ufficio dal giudice contestualmente alla pronuncia di una sentenza di condanna, in assenza di una specifica richiesta del pubblico ministero, in quanto ciò integrerebbe una nullità ai sensi dell'art. 178, comma 1, lett. b) c.p.p. Il principio secondo cui la norma che consente l'adozione di misure cautelari personali contestualmente ad una sentenza di condanna (art. 275, comma 1-bis e 2-ter c.p.p.) deve intendersi riferita ai soli casi di prima applicazione del trattamento cautelare, vale sia per le condanne di primo grado che per quelle di appello, in ragione dell'identità di ratio tra le due disposizioni e del richiamo espresso contenuto nella seconda. Pertanto, il ripristino della custodia cautelare dopo una precedente scarcerazione per decorrenza dei termini è consentito solo nei casi indicati dall'art. 307 c.p.p., comma 2, essendo necessaria in ogni caso la previa richiesta del pubblico ministero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - rel. Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SP. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1047/2009 TRIB. LIBERTA' di MESSINA, del 21/01/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIETRO DUBOLINO;

sentite le conclusioni del PG Dott. IZZO G., il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. ((omissis)), il quale ha insistito per l'accoglimento.

RILEVATO IN FATTO

che con l'impugnata ordinanza…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.