Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna - Cagliari sentenza n. 193 del 2009
ECLI:IT:TARSAR:2009:193SENT
Massima
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Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna, nell'esaminare il ricorso avverso le direttive regionali per la redazione del piano di utilizzo dei litorali (PUL) e l'esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo, ha affermato i seguenti principi di diritto:
1. La Regione Sardegna è competente ad adottare atti di indirizzo in materia di concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative, in quanto l'art. 40 della L.R. n. 9/2006 le attribuisce il potere di disciplinare e adottare gli atti generali di indirizzo per la redazione dei PUL e il rilascio delle concessioni da parte dei Comuni.
2. Le direttive regionali che prevedono l'integrazione del PUL nel piano urbanistico comunale (PUC) non comportano l'attribuzione al PUL degli effetti propri degli atti di pianificazione urbanistico-edilizia, ma si limitano a stabilire che i Comuni, nell'approvare il PUC, debbano contestualmente dotarsi anche del PUL.
3. Il principio di trasparenza, non discriminazione, libertà di stabilimento e libera prestazione dei servizi, di derivazione comunitaria, prevale sulla normativa nazionale che riconosce ai concessionari demaniali marittimi il c.d. "diritto di insistenza" al rinnovo automatico delle concessioni. Pertanto, le concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo, una volta scadute, devono essere riassegnate mediante procedure competitive, senza alcun rinnovo automatico.
4. Le direttive regionali che impongono l'adeguamento delle concessioni demaniali marittime ancora in essere alle prescrizioni del PUL sono legittime, in quanto coerenti con l'art. 42, comma 2, del Codice della Navigazione, che prevede la revocabilità delle concessioni per motivi di pubblico interesse, quale può essere considerata la necessità di adeguarle alle previsioni del PUL.
5. Il divieto di subingresso di terzi nella concessione demaniale e il limite al subaffitto, stabiliti dalle direttive regionali, sono legittimi in quanto rientrano nel potere della Regione di disciplinare, in via generale, tali facoltà, le quali non sono incondizionatamente garantite dalla normativa nazionale.
6. Il divieto, contenuto nelle direttive, di rilasciare nuove concessioni demaniali marittime fino all'adozione del PUL non contrasta con l'art. 24, comma 2, del Regolamento di esecuzione del Codice della Navigazione, il quale non garantisce ai concessionari il diritto di ottenere variazioni in aumento delle aree in concessione, ma si limita a disporre che ogni ampliamento debba essere preventivamente autorizzato.
Sentenza completa
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA SARDEGNA SEZIONE PRIMA ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n°144/07 proposto dal S.I.B. Sindacato Balneari della Confcommercio delle Province di Sa. e della Ga. e dal S.I.B. Sindacato Balneari della Confcommercio della Provincia di Ca., in persona dei rispettivi rappresentanti legali, nonché dai sig.ri e dalle imprese Lu. Ga. ed altri, tutti rappresentati e difesi dall'avv. Si. Pi., presso il cui studio, in Ca., via Sa. Lu. n° (...), sono elettivamente domiciliati; contro la Regione Autonoma della Sa., in persona del Presidente pro tempore, e l'Assessorato regionale degli Enti Locali Finanze ed Urbanistica, in persona dell'Assessore in carica, rappresentati e difesi dall'avv. Gi. Pi. Co. dell'Ufficio Legale dell'ente, presso la cui sede in Ca., viale Tr. n° (...), sono elettivamente domiciliati; il Direttore Generale del s…
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