Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45333 del 7 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:45333PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di un provvedimento cautelare, deve verificare se il giudice di merito abbia adeguatamente giustificato la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, controllando la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie. Il controllo di legittimità non può riguardare la ricostruzione dei fatti, essendo inammissibili le censure che si risolvono in una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. La nullità per mancata autonoma valutazione del materiale indiziario da parte del giudice non può essere dedotta in modo meramente formalistico, ma richiede l'indicazione degli aspetti della motivazione in relazione ai quali tale omissione avrebbe impedito valutazioni di segno contrario e di rilevanza tale da condurre a conclusioni diverse. Ai fini della valutazione della gravità indiziaria, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, anche se de relato, possono assumere rilievo probatorio, purché siano adeguatamente motivate le ragioni della loro attendibilità, tenuto conto della posizione del dichiarante e della convergenza di più fonti. Il silenzio dell'indagato, legittimamente esercitato, non può essere valorizzato in senso accusatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/02/2019 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELE CAPPUCCIO;
sentite le conclusioni del PG PAOLO CANEVELLI, il quale chiede il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 26 febbraio 2019 il Tribunale del riesame di Napoli ha confermato, in esito all'udienza camerale ex articolo 309 c.p.p., l'ordinanza, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di…

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