Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42615 del 22 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:42615PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. richiede la prova di un vincolo associativo stabile e duraturo, finalizzato alla commissione di una pluralità di reati, caratterizzato da un programma criminoso comune, una struttura organizzativa, una ripartizione di compiti e ruoli tra i partecipi, nonché dall'effettiva realizzazione di alcuni dei reati-fine programmati. Ai fini della configurabilità del reato associativo, non è sufficiente la mera dimostrazione di condotte violente o di protesta politica, ma occorre accertare l'esistenza di un'organizzazione criminale strutturata, con una effettiva capacità di programmare e realizzare una pluralità di delitti. Inoltre, per l'applicazione di misure cautelari personali, è necessario che sussistano concreti e attuali elementi indiziari in ordine alla permanenza del pericolo di reiterazione di reati della stessa specie di quelli contestati, non essendo sufficiente il mero riferimento a fatti risalenti nel tempo, in assenza di ulteriori condotte illecite recenti. La valutazione della gravità indiziaria e dell'attualità delle esigenze cautelari deve essere effettuata dal giudice in modo rigoroso e puntuale, senza indulgere a considerazioni generiche o a valutazioni di mera opportunità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO;
avverso l'ordinanza emessa il 27.3.2015 dal Tribunale di Palermo -Sezione per il riesame nei confronti di:
(OMISSIS);
letti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione fatta dal consigliere Dott. MOGINI Stefano;
udite le conclusioni del sostituto procuratore generale Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS), difensore di fiducia di (OMISSI…

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