Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13433 del 4 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:13433PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione mafiosa richiede l'accertamento di un concreto, specifico, consapevole e volontario contributo, di natura materiale o morale, offerto dal concorrente al sodalizio criminale, la cui effettiva rilevanza causale per la conservazione o il rafforzamento delle capacità operative dell'associazione e per la concreta realizzazione del fatto criminoso collettivo deve essere dimostrata attraverso un'analisi "ex post" della condotta, non essendo sufficiente una mera valutazione "ex ante" in termini di probabilità di lesione del bene giuridico protetto. Inoltre, l'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 7 L. n. 203/1991 presuppone l'accertamento dell'oggettiva funzionalità della condotta all'agevolazione dell'attività posta in essere dal sodalizio criminoso e del dolo specifico di agevolare l'associazione mafiosa, non essendo sufficiente il mero favoreggiamento di un appartenente all'associazione. Infine, la valutazione della credibilità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e della loro capacità indiziante deve essere effettuata in modo coerente e unitario, tenendo conto di tutti gli elementi di informazione legittimamente acquisiti, senza che il mancato riscontro su una circostanza o l'accertata falsità su uno specifico fatto narrato comporti automaticamente la perdita di credibilità dell'intero compendio conoscitivo-narrativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 4964/2015 emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli il 9/11/2015;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. MOGINI Stefano;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. LOY ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;
uditi gli avvocati (OMISSIS) per (OMISSIS) e (OMISSIS) per…

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