Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25190 del 1 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:25190PEN

Massima

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Il reato di omessa custodia di armi di cui all'art. 20-bis della L. n. 110 del 1975 è un reato di mera condotta e di pericolo che si perfeziona per il solo fatto che l'agente non abbia adottato le cautele necessarie, sulla base di circostanze da lui conosciute o conoscibili con l'ordinaria diligenza, per impedire l'impossessamento delle armi da parte di soggetti appartenenti alle categorie indicate dalla norma (minori, incapaci, inesperti o tossicodipendenti), indipendentemente dall'effettivo impossessamento. Tuttavia, nel valutare l'adeguatezza delle cautele adottate, occorre tenere conto delle specifiche circostanze del caso concreto, come le condizioni psicofisiche delle persone con le quali il detentore coabita, in modo da verificare se le modalità di custodia delle armi fossero effettivamente idonee a scongiurare il pericolo di impossessamento da parte di tali soggetti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso la sentenza emessa il 27/11/2019 dalla Corte di appello di Palermo;
Sentita la relazione del Consigliere CENTONZE Alessandro;
Esaminate le conclusioni del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 27/11/2019 la Corte di appello di Palermo confermava la decisione impugnata, pronunciata dal Tribunale di Sciacca il 28/05/2018, con cui (OMISSIS) era stato c…

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