Il ricorso amministrativo è inammissibile qualora l'originale depositato sia privo della firma autografa della parte e del difensore, in quanto, anche prima dell'entrata in vigore del processo amministrativo telematico, gli atti processuali dovevano essere formati in forma cartacea con firma autografa, non essendo sufficiente la sola notifica via PEC. La mancanza della firma autografa sull'originale depositato, unitamente all'assenza di prova della firma digitale degli atti allegati, integra una grave irregolarità che comporta l'inammissibilità del ricorso, non essendo possibile sanare tale vizio. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il rispetto delle forme processuali, con la formazione dell'originale cartaceo recante le firme autografe, costituisce un requisito essenziale di ammissibilità del ricorso amministrativo, anche in assenza del processo amministrativo telematico, non essendo sufficiente la sola notifica via PEC. Tale principio è applicabile in tutti i casi analoghi, a prescindere dai soggetti coinvolti e dai dettagli specifici della vicenda, essendo volto a garantire il corretto svolgimento del processo amministrativo e il rispetto del contraddittorio.