Consiglio di Stato sentenza n. 5244 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:5244SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, afferma che la concessione edilizia in sanatoria rilasciata ai privati ricorrenti non può essere ritenuta legittima qualora le opere realizzate siano state accertate come parzialmente insistenti su area di proprietà comunale, in assenza di un valido titolo di disponibilità di tale suolo pubblico. Ciò in quanto, pur in presenza di un provvedimento amministrativo di concessione in sanatoria, tale titolo non può sanare la realizzazione di opere su suolo di proprietà pubblica, in quanto ciò determinerebbe un'illegittima occupazione di beni demaniali o patrimoniali indisponibili dell'ente locale. Pertanto, il Comune è legittimato a revocare la concessione edilizia in sanatoria limitatamente alla parte di opere realizzate su area di sua proprietà, ordinando la demolizione e la rimessa in pristino dello stato dei luoghi, in applicazione della normativa regionale che prevede tale potere di intervento sulle opere abusive realizzate su suoli pubblici. Il Consiglio di Stato, inoltre, ritiene che la richiesta dei privati di sospendere il procedimento di revoca, invocando l'accessione invertita o l'usucapione dell'area contesa, costituisca un implicito riconoscimento della consapevolezza di aver edificato su suolo non di loro proprietà, circostanza che esclude la buona fede e legittima l'esercizio del potere di autotutela da parte dell'amministrazione comunale. Infine, il Consiglio di Stato afferma che, pur in presenza di lievi scostamenti tra le misurazioni effettuate e i dati catastali, ciò non inficia la legittimità del provvedimento di revoca, in quanto tali discrepanze confermano ulteriormente l'occupazione abusiva di suolo pubblico da parte dei privati.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/08/2020

N. 05244/2020REG.PROV.COLL.

N. 04234/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso avente numero di registro generale 4234 del 2011, proposto dal sig. ((omissis)), dal sig. ((omissis)) e dalla sig.ra ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avvocato ((omissis)) e con domicilio eletto presso l’avvocato ((omissis)) in Roma, via Portuense n. 104,

contro

il Comune di Nuoro, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), e con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via ((omissis))à di Bruno n. 15,

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Sardegna n. 363/2010, resa tra le parti e concernente …

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