Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32885 del 5 agosto 2008

ECLI:IT:CASS:2008:32885PEN

Massima

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Il provvedimento restrittivo della libertà personale può essere legittimamente disposto dal giudice, in sede di riesame, quando sussistano gravi indizi di violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, desumibili dalle risultanze delle indagini immediatamente compiute dagli agenti operanti, nonché l'esigenza cautelare del pericolo di reiterazione del reato, desumibile dai significativi precedenti penali dell'indagato e dalla sua complessiva condotta. Il giudice, nel motivare il provvedimento, non è tenuto a un'analitica confutazione di tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente un apparato argomentativo, anche sintetico, immune da vizi logici o giuridici. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di riesame, che investa esclusivamente aspetti di fatto e di merito, è dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. GIRONI Emilio - Consigliere

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. LU. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 10/03/2008 TRIB. LIBERTA' di BARI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIORDANO UMBERTO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. DE SANDRO ((omissis)) che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

Sentito il difensore Avv. FUSARO in sostituzione dell'Avv. CORNACCHIA.

OSSERVA

Il (OMESSO) Co. Lu. e' stato arrestato perche…

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