Il diniego di sanatoria edilizia per opere abusive realizzate in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, idrogeologico ed ambientale è legittimo, in quanto la procedura di condono edilizio di cui alla legge n. 326/2003 non è ammissibile per tali tipologie di abusi, essendo consentita solo per le "opere minori" rientranti nelle categorie 4, 5 e 6 della relativa tabella allegata, mentre nel caso di specie è stata realizzata una nuova volumetria residenziale, qualificabile come un manufatto edilizio a tutti gli effetti. L'Amministrazione, pertanto, non è tenuta a valutare in concreto la condonabilità dell'abuso, né a rispettare le garanzie procedimentali previste dalla legge n. 241/1990, in quanto il diniego costituisce una vincolata applicazione della disciplina del condono edilizio, che non lascia margini di discrezionalità all'Amministrazione. Inoltre, la motivazione del provvedimento di diniego risulta adeguatamente esplicitata con riferimento al regime vincolistico dell'area interessata, che non consente la regolarizzazione delle opere abusive realizzate.