Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 165 del 2011

ECLI:IT:TARPIE:2011:165SENT

Massima

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La revoca di un provvedimento amministrativo determina la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione del ricorso proposto avverso il medesimo provvedimento, comportando l'improcedibilità del ricorso. In tali casi, il giudice amministrativo, pur accertata la legittimità dell'atto impugnato, non può pronunciarsi nel merito della controversia, essendo venuto meno l'interesse del ricorrente all'annullamento dell'atto. Tuttavia, la sopravvenuta carenza di interesse non preclude al giudice di pronunciarsi sulle spese di giudizio, le quali possono essere compensate qualora sussistano giusti motivi, come nel caso in cui l'Amministrazione abbia revocato il provvedimento impugnato in pendenza del giudizio.

Sentenza completa

N. 00248/1996
REG.RIC.

N. 00165/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00248/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 248 del 1996, proposto da:
Difesa Servizi Ambientali S.r.l., rappresentato e difeso dagli avv. Alessandra Carozzo e Michele Rocchetti, con domicilio eletto presso l’avv. Fiammetta Monaco in Torino, c.so Sommellier, 4;

contro

Regione Piemonte, rappresentata e difesa dall'avv. Alessandra Rava, con domicilio eletto presso la stessa in Torino, piazza Castello, 165;
Azienda U.S.L. n. 6 - Cirie';

per l'annullamento

- della deliberazione G.R. n. 209-3361 del 20/11/95 verb. n. 032, notificata il 6/12/95, avente ad oggetto "D.P.R. 24.5.1988 n. 203 art. 10. Sospensione dell&…

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