Il Comune è tenuto a rilasciare l'autorizzazione per l'esercizio dell'attività di vendita di giornali e riviste solo in assenza di altri punti di rivendita nel territorio comunale o in presenza di una distanza stradale inferiore a 400 metri tra i punti di vendita esistenti, essendo onere del richiedente l'autorizzazione provare la sussistenza di tali condizioni. Qualora il Comune abbia adottato un piano di localizzazione dei punti ottimali di vendita, l'assegnazione delle autorizzazioni deve avvenire mediante procedura selettiva pubblica, senza che il Comune sia obbligato a riconoscere un punteggio preferenziale alle domande già presentate in precedenza, le quali devono essere nuovamente proposte nell'ambito della procedura selettiva. L'impugnazione dell'atto di indizione della procedura selettiva, senza l'impugnazione degli esiti finali della stessa, determina la carenza di interesse del ricorrente, rendendo il ricorso improcedibile.