Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51222 del 9 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:51222PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia o violenza, costringe la vittima a consegnare una somma di denaro o altra utilità, anche se tale consegna avviene sotto forma di "intermediazione" o "compenso" per un servizio prestato. La mera attività di intermediazione, senza l'impiego di minaccia o violenza, non integra gli estremi del reato di estorsione. Tuttavia, qualora l'agente si avvalga della prospettazione di una "spiacevole situazione" per indurre la vittima a consegnare una somma di denaro, tale condotta è riconducibile alla fattispecie estorsiva, in quanto la minaccia implicita nell'atteggiamento dell'agente ha determinato la vittima a eseguire la prestazione patrimoniale non dovuta. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prova e nella ricostruzione del fatto, purché la motivazione sia congrua, esauriente e logicamente coerente. La determinazione della pena edittale, se prossima al minimo, è insindacabile in sede di legittimità, in quanto rientrante nei poteri discrezionali del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nata in (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 681 della Corte d'Appello di Salerno del 26.5.2017;
Visti gli atti, la sentenza e i ricorsi;
Udita nella pubblica udienza del 22.6.2018 la relazione fatta dal Consigliere Giuseppina Anna Rosaria Pacilli;
Udito il Sostituto Procuratore Generale in persona di Felicetta Marinelli, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza del 26 maggio 2017 la Corte d…

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