Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza breve n. 949 del 2011

ECLI:IT:TARCZ:2011:949SENB

Massima

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Il provvedimento contingibile e urgente adottato dall'autorità amministrativa ai sensi dell'art. 50, comma 5, del d.lgs. n. 267/2000 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali) presuppone la sussistenza di un pericolo concreto ed attuale di un danno grave e imminente per la salute pubblica, che richieda interventi non dilazionabili e in relazione al quale non possano essere adottati i normali mezzi di tutela. L'adozione di tale provvedimento deve essere adeguatamente motivata in relazione alla straordinarietà e urgenza della situazione, non essendo sufficiente il mero richiamo a presunte irregolarità di natura igienico-sanitaria o a prescrizioni di carattere ordinario. In particolare, il divieto di utilizzo di acqua potabile, la prescrizione di realizzare opere edilizie o la limitazione di attività non costituiscono, di per sé, circostanze tali da giustificare l'adozione di un'ordinanza contingibile e urgente, in assenza di una dimostrata e imminente situazione di pericolo per la salute pubblica. L'autorità amministrativa, pertanto, non può fare un uso abnorme e distorto di tale potere straordinario, dovendo limitarne l'esercizio ai soli casi in cui ricorrano i presupposti di legge, con adeguata motivazione in ordine alla sussistenza dei requisiti di contingibilità e urgenza. In difetto di tali presupposti, il provvedimento adottato in via d'urgenza è illegittimo e deve essere annullato.

Sentenza completa

N. 00659/2011
REG.RIC.

N. 00949/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00659/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 60 e 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 659 del 2011, proposto da:
Arrisal S.r.l., in persona del legale rappresentante, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio presso ((omissis))à, in Catanzaro, ((omissis)) 4;

contro

- Comune di ((omissis)) del Vallo, in persona del Sindaco, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio presso ((omissis)), in Catanzaro, ((omissis)) 4;
- Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, non costituita in giudizio;

per l’annullamento

a) dell’ordinanza del Sindaco di ((omissis)) del Vallo n. 11 in data 26 maggio 2011; b) della rel…

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