Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19920 del 11 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:19920PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato di ricettazione, deve accertare in modo logico e coerente la situazione di compossesso dei beni di provenienza illecita da parte degli imputati, nonché ogni elemento che possa dimostrare la consapevolezza della loro origine delittuosa, come ad esempio il tentativo di occultamento. Tali circostanze, se non adeguatamente considerate e motivate, determinano un vizio della motivazione della sentenza per manifesta illogicità. Inoltre, a seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale della norma che precludeva l'appello del pubblico ministero avverso le sentenze di proscioglimento, il giudice di legittimità deve annullare senza rinvio l'ordinanza che aveva dichiarato inammissibile l'appello del pubblico ministero, disponendo la trasmissione degli atti al giudice di appello per la celebrazione del relativo giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di CAMPOBASSO;

nei confronti di:

1) CE. CA. N. IL (OMESSO);

2) C. R. N. IL (OMESSO);

3) DI. RO. LO. N. IL (OMESSO)

4) C. A. N. IL (OMESSO)

avverso SENTENZA del 10/01/2001 TRIBUNALE di CAMPOBASSO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. (…

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