Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43306 del 23 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43306PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 può essere configurato anche in assenza di una struttura organizzativa rigida e gerarchica, essendo sufficiente l'esistenza di un vincolo associativo finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti, caratterizzato da una pluralità di condotte illecite reiterate nel tempo e da un ruolo attivo e funzionalmente intercambiabile dei partecipi, anche se legati da rapporti affettivi e portatori di interessi contrastanti. La sussistenza del reato associativo non è esclusa dalla circostanza che alcuni degli indagati siano stati precedentemente assolti dal medesimo reato, atteso che il giudizio cautelare si fonda su un quadro indiziario diverso e autonomo rispetto a quello valutato in sede di merito. Inoltre, la responsabilità per i reati fine può essere desunta anche dal tenore di conversazioni caratterizzate da un linguaggio criptico e "cifrato", purché supportate da riscontri obiettivi, quali il sequestro di sostanze stupefacenti o l'arresto in flagranza di taluni indagati. In tali casi, il giudice della cautela è tenuto a fornire una motivazione puntuale e completa, che risponda adeguatamente alle deduzioni difensive, senza incorrere in incoerenze o salti logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA ((omissis)) - del 09/10/2013

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il giorno (OMISSIS), e (OMISSIS), nata il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 24 aprile 2013 del Tribunale del riesame di Roma.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso.

Udita la relazione fatta dal ((omissis)).

Sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale dott. CESQUI Elisabetta che ha concluso per il rigetto del ricorso nonche' il difensore dei ricorrenti avv. (OMISSIS) che ha chies…

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