Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17990 del 30 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17990PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione dell'attendibilità intrinseca di un collaboratore di giustizia, pur dovendo essere particolarmente approfondita quando il dichiarante sia mosso da ragioni di astio o risentimento nei confronti dell'accusato, non esclude la valenza probatoria delle sue accuse, purché il giudice ne abbia adeguatamente motivato la credibilità soggettiva e l'attendibilità oggettiva del narrato, anche alla luce di riscontri esterni. Ai fini dell'accertamento della partecipazione ad un'associazione mafiosa, il giudice può desumere gravi indizi di colpevolezza non solo dalle dichiarazioni del collaboratore, ma anche da elementi oggettivi, quali la messa a disposizione dell'indagato nei confronti del capo dell'associazione, la partecipazione a riunioni e discussioni relative a contrasti interni o a rapporti con altri gruppi criminali, nonché la condivisione dei proventi delle attività illecite, a prescindere dalla presenza di simboli distintivi dell'appartenenza. Inoltre, la partecipazione dell'indagato a episodi di estorsione e rapina, anche se non direttamente collegati all'associazione, può integrare ulteriori indizi della sua intraneità al sodalizio mafioso. Infine, l'attualità del pericolo di reiterazione del reato, ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari, può essere desunta dalla perdurante partecipazione dell'indagato alle attività del gruppo criminale, anche in epoca prossima all'emissione del provvedimento cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/12/2018 del Tribunale del riesame di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto;
udito il difensore avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO…

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