Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50022 del 1 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:50022PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla motivazione della sentenza di merito, è tenuto a verificare la sola esistenza di un apparato argomentativo logico e coerente, senza poter sindacare l'adeguatezza delle valutazioni compiute dal giudice di merito in ordine all'apprezzamento delle risultanze probatorie, atteso che tale valutazione rientra nella competenza esclusiva del giudice di fatto, il quale gode di un ampio margine di discrezionalità nella ricostruzione e nell'interpretazione dei fatti. Pertanto, il ricorso per cassazione fondato su motivi che si risolvono nella mera ripetizione di doglianze già dedotte in appello e motivatamente disattese dal giudice di merito, è da considerarsi inammissibile, in quanto non assolve alla funzione tipica di critica puntuale avverso la sentenza impugnata, ma si configura come una mera apparenza di motivi, privi del carattere di autonomia richiesto dalla legge per l'impugnazione. Inoltre, la Corte di cassazione non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito in ordine all'apprezzamento delle risultanze probatorie e alla ricostruzione dei fatti, essendo tale attività riservata in via esclusiva al giudice di fatto, il cui sindacato di legittimità è limitato alla verifica della logicità e coerenza della motivazione, senza possibilità di una "rilettura" degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - rel. Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4723/2013 della Corte d'appello di Palermo, 4a sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Margherita B. Taddei;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, GALASSO Aurelio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito per la parte civile (OMISSIS), l'avv. (OMISSIS), in …

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