Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9483 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:9483SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa abbia dismesso l'attività e mutato i luoghi oggetto del provvedimento impugnato, non avendo più alcun interesse concreto ed attuale alla decisione della controversia. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese processuali tra le parti, in considerazione del venir meno dell'interesse originario che aveva dato impulso al giudizio. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, a seguito della cessazione dell'attività e della modifica dei luoghi oggetto del provvedimento impugnato, determina l'improcedibilità del ricorso amministrativo, non essendovi più un interesse concreto ed attuale alla decisione della controversia. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese processuali tra le parti, in ragione del mutamento della situazione di fatto che aveva originato il contenzioso. La massima sintetizza in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto enucleato dalla sentenza, evitando riferimenti al caso specifico e utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Il testo è autosufficiente e applicabile a fattispecie analoghe, senza necessità di ulteriori dettagli o citazioni.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/07/2022

N. 09483/2022 REG.PROV.COLL.

N. 04973/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4973 del 2009, proposto da:
Società CERAMICHE FA.PI. di Faraoni Pietro & C. S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difeso dall'avvocato Federico Bailo, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via U. Peruzzi n. 62;

contro

Comune di Bracciano, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Marcello Marchesi, domiciliato presso lo stesso Avv. Marcello Marchesi in Roma, viale Tiziano, 108;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione e ripristino n. 17 emessa dal Comune di Bracciano il 23.3.0…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.