Tribunale Amministrativo Regionale Molise - Campobasso sentenza n. 455 del 2015

ECLI:IT:TARMOL:2015:455SENT

Massima

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Il Comune è tenuto a disporre la rimozione o la demolizione delle opere realizzate in totale difformità dal permesso di costruire, anche in assenza di una verifica preventiva circa la possibilità di applicare la sanzione pecuniaria in luogo della demolizione. L'ordine di demolizione costituisce la prima ed obbligatoria fase del procedimento repressivo, in quanto presuppone solo un giudizio di tipo analitico-ricognitivo dell'abuso commesso, mentre il giudizio sintetico-valutativo circa la possibilità di sostituire la demolizione con la sanzione pecuniaria può essere effettuato soltanto in un secondo momento, quando il soggetto privato non ha ottemperato spontaneamente alla demolizione e l'organo competente emana l'ordine di esecuzione in danno. Pertanto, l'Amministrazione non può essere onerata di verifiche tecniche complesse da effettuarsi d'ufficio in una fase anteriore all'emissione dell'ordine di demolizione, essendo onere del privato segnalare e comprovare l'impossibilità di procedere alla demolizione senza pregiudizio per la parte conforme durante la fase esecutiva. La demolizione rappresenta la sanzione necessitata nei casi in cui le opere realizzate in difformità dal titolo abilitativo comportino un mutamento della destinazione d'uso che implichi una variazione degli standard urbanistici previsti, in quanto ciò determina un aggravio del carico urbanistico dell'area di intervento.

Sentenza completa

N. 00485/2007
REG.RIC.

N. 00455/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00485/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 485 del 2007, proposto da:
-OMISSIS- -OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avv.ti Giuseppe Ruta, Margherita Zezza e Michele Marone, con domicilio eletto presso l’avvocato Giuseppe Ruta in Campobasso, corso Vittorio Emanuele II, n. 23;

contro

Comune di Termoli, in persona del Sindaco p. t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Dario Rapino e Ilenia Corbo, con domicilio eletto presso l’avvocato Stefano Scarano in Campobasso, corso Umberto I, n. 43;

per l'annullamento

del provvedimento prot. 247/07, notificato il 17.08.07 con il quale il Comune di Termoli ha riscontrato presunte difformità…

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