Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa Trentino Alto Adige - Bolzano sentenza n. 129 del 2018

ECLI:IT:TRGABZ:2018:129SENT

Massima

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Il Direttore della competente Ripartizione provinciale, nell'ambito dell'esercizio dei poteri di cui all'art. 8, comma 3, della legge provinciale n. 16/1970, può legittimamente respingere senza ulteriore esame un progetto edilizio che risulti in contrasto con le prescrizioni urbanistiche e paesaggistiche vigenti nel territorio, senza che ciò configuri un'indebita ingerenza nella competenza comunale in materia urbanistica. La valutazione della compatibilità paesaggistica di un intervento edilizio rientra infatti tra i compiti istituzionali della Provincia, la quale è tenuta a verificare la conformità del progetto non solo alle norme urbanistiche, ma anche alle disposizioni di tutela del paesaggio, senza che ciò comporti una violazione dell'autonomia comunale. Nell'ambito di tale verifica, la Provincia può legittimamente fare riferimento non solo alle prescrizioni del piano urbanistico comunale, ma anche alle norme di tutela paesaggistica contenute in piani e provvedimenti di carattere provinciale, come il piano paesaggistico del Parco Naturale Puez-Odle. Inoltre, la Provincia può fondare il proprio giudizio di incompatibilità paesaggistica su una valutazione tecnica degli effetti dell'intervento proposto, senza che ciò integri un eccesso di potere per difetto di istruttoria o per carenza motivazionale. Infine, il rispetto del requisito dell'"indispensabile necessità" per l'ampliamento di un fabbricato rurale in zona alpina, previsto dalla normativa paesaggistica, deve essere valutato in base a criteri oggettivi, senza che assumano rilievo le esigenze soggettive del richiedente.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/04/2018

N. 00129/2018

N. 00296/2016 REG.REK.

REPUBLIK ITALIEN

IM NAMEN DES ITALIENISCHEN VOLKES

Das Verwaltungsgericht

Autonome Sektion für die Provinz Bozen

verkündet vorliegendes

URTEIL

im Rekurs Nr. 296 des allgemeinen Registers des Jahres 2016, eingebracht von
Martin Schieder, vertreten und verteidigt von RA Alfred Mulser, mit Wahldomizil in dessen Kanzlei in Bozen, Südtirolerstraße, 40;

gegen

Autonome Provinz Bozen, vertreten und verteidigt von den Rechtsanwälten Renate von Guggenberg, Hansjörg Silbernagl, Fabrizio Cavallar und Patrizia Gianesello, mit Wahldomizil bei der Anwaltschaft des Landes in Bozen, Silvius Magnago Platz, 1;
Gemeinde Kastelruth nicht eingelassen;

für die Aufhebung

- des Schreibens des stellvertretenden Direktors der Abteilung Natur, Landschaft und Raumentwicklung vom 13.09.2016, betreffend die Ablehnung des …

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