Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2797 del 2005

ECLI:IT:TARSA:2005:2797SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di permesso di costruire in sanatoria, ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. 380/2001, successivamente all'emanazione di un provvedimento sanzionatorio di demolizione di opere edilizie abusive, rende inammissibile il ricorso giurisdizionale avverso tale provvedimento per carenza di interesse, salvo che non risulti già accertata l'impossibilità di sanare l'abuso. In tal caso, l'Amministrazione può limitarsi ad adottare un atto meramente confermativo della sanzione precedentemente irrogata. Diversamente, l'Amministrazione è tenuta a riesaminare la questione della sanabilità dell'intervento e a pronunciarsi espressamente sull'istanza di sanatoria, con un provvedimento non meramente confermativo, che potrà essere autonomamente impugnato dagli interessati. La presentazione della domanda di sanatoria, infatti, incide sul piano processuale, rendendo carente l'interesse del ricorrente alla decisione sull'impugnativa del primo provvedimento sanzionatorio, in attesa del nuovo provvedimento sull'istanza di cui all'art. 36 del D.P.R. 380/2001.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale
per la Campania
Salerno - II Sezione
composto dai signori :
Dott. ((omissis)). ((omissis)). ((omissis)) rel.
ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A
sul ricorso n. 1915 R.G. dell'anno 2005, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv.to ((omissis)), ed elettivamente domiciliata con quest'ultimo presso lo studio dell'avv. ((omissis)), in Salerno, alla via G.B. Amendola n° 91;
C O N T R O
Comune di Scafati, in persona del Sindaco p.t., non costituito;
per l'annullamento, previa sospensiva,
dell'ordinanza prot. n. 1651/2005 del 24.8.2005, notificata il 26.8.2005, con la quale il Responsabile del Settore S7 del Comune di Scafati ha ordinato la demolizione (con ripristino dello stato dei luoghi) di presunte opere abusive realizzate alla via Lo Porto n° 165 di quel Comune, presso l'immobile di proprietà della ricor…

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