Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29108 del 21 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29108PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere può essere disposta nei confronti di un soggetto indagato per reati associativi aggravati dall'agevolazione mafiosa, in presenza di gravi indizi di colpevolezza e di un concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato, anche in assenza di una prova della stabile rescissione dei legami con l'organizzazione criminale. Il giudice deve valutare la personalità dell'indagato, le modalità e il contesto di commissione dei reati, nonché l'eventuale perdurante inserimento nell'ambiente mafioso, senza che il mero decorso del tempo o la condotta processuale possano di per sé escludere le esigenze cautelari, specie quando l'indagato abbia dimostrato una spiccata capacità di infiltrarsi in contesti economici e istituzionali a fini illeciti, sfruttando la propria posizione imprenditoriale per agevolare l'attività del sodalizio criminale. La custodia in carcere può essere ritenuta l'unica misura adeguata ed idonea a impedire la prosecuzione dell'attività delittuosa, in assenza di elementi che comprovino un radicale e positivo cambiamento della personalità dell'indagato e la sua affidabilità, tali da rendere sufficienti misure meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
- (OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del tribunale del riesame di Milano in data 20/01/2020;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ALESSIO SCARCELLA;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CUOMO Luigi, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
udito il difensore presente, Avv. (OMISSIS), che ha illustrato i motivi di ricorso, insiste…

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