La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere legittimamente disposta sui beni di un soggetto ritenuto socialmente pericoloso, sia in ragione della sua pericolosità sociale qualificata, sia in ragione della sua pericolosità sociale generica. Tuttavia, l'ablazione dei beni è consentita solo per quelli acquisiti nell'arco temporale in cui si è manifestata la pericolosità sociale del proposto, essendo necessario accertare il nesso di correlazione tra la condizione di pericolosità e l'acquisto dei singoli cespiti patrimoniali. Pertanto, la confisca può riguardare l'intero patrimonio aziendale di un'impresa individuale gestita dal soggetto socialmente pericoloso, qualora sia dimostrato che l'attività imprenditoriale è stata svolta sin dall'origine con mezzi illeciti, in particolare attraverso sistematiche condotte di evasione fiscale. In tal caso, l'intero patrimonio aziendale deve ritenersi contaminato dall'illiceità delle attività svolte, rendendo assorbente il giudizio di pericolosità sociale formulato nei confronti del titolare. Diversamente, per i beni non direttamente riconducibili all'attività imprenditoriale, quali immobili, titoli finanziari e beni mobili registrati intestati al soggetto socialmente pericoloso o a terzi, è necessario accertare puntualmente il nesso di correlazione tra la pericolosità sociale, qualificata o generica, e l'acquisto di ciascun singolo cespite, non essendo sufficiente il solo accertamento della condizione di evasore fiscale del proposto. In tali ipotesi, sono suscettibili di ablazione solo i beni acquisiti nell'arco temporale in cui si è manifestata la pericolosità sociale del soggetto.