Lo straniero che fa ingresso nel territorio nazionale è tenuto, entro otto giorni, a recarsi presso lo Sportello Unico per l'Immigrazione al fine di sottoscrivere il contratto di soggiorno per lavoro, previa esibizione di un titolo idoneo a comprovare l'effettiva disponibilità dell'alloggio. Il mancato rispetto di tale termine, senza giustificato motivo, comporta la revoca dell'autorizzazione prefettizia precedentemente concessa. L'onere di provare la sussistenza di un alloggio idoneo grava esclusivamente sullo straniero, non essendo previsto alcun obbligo in capo al datore di lavoro. La mancata produzione della documentazione relativa all'idoneità alloggiativa entro il termine di otto giorni dall'ingresso nel territorio nazionale, senza addurre valide giustificazioni, legittima l'amministrazione a revocare l'autorizzazione prefettizia, non essendo sufficiente il mero ritardo nell'espletamento della procedura. Pertanto, il rispetto dei termini e degli adempimenti previsti dalla normativa in materia di ingresso e soggiorno dello straniero per motivi di lavoro costituisce un onere a carico dello stesso, la cui inosservanza determina la decadenza del titolo autorizzatorio precedentemente rilasciato.