Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25384 del 17 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:25384PEN

Massima

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L'ordinanza di archiviazione pronunciata all'esito di udienza camerale conseguente all'opposizione proposta dalla persona offesa non è impugnabile con ricorso per cassazione, in quanto tale mezzo di impugnazione è ammesso soltanto nei rigorosi limiti fissati dall'articolo 409, comma 6, del codice di procedura penale, che legittima il ricorso per cassazione soltanto nel caso in cui le parti non siano state poste in grado di esercitare le facoltà ad esse attribuite dalla legge, e cioè l'intervento in camera di consiglio per i procedimenti da svolgersi dinanzi al Tribunale. Pertanto, il ricorso proposto avverso l'ordinanza di archiviazione pronunciata all'esito di udienza camerale conseguente all'opposizione della persona offesa deve essere dichiarato inammissibile, con condanna della parte privata che lo ha proposto al pagamento delle spese del procedimento e di una somma equitativamente fissata a favore della cassa delle ammende, in ragione dei motivi dedotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DAVIGO P. rel. Consiglie - SENTENZA

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) PLC;

Nel procedimento a carico di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 17/09/2014 del G.I.P. del Tribunale di Milano;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Piercamillo Davigo;

letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. SELVA…

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