Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25459 del 17 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:25459PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione mafiosa si configura quando un soggetto estraneo all'organizzazione criminale, pur non facendone parte, fornisce un apprezzabile contributo, anche occasionale e non continuativo, che risulti causalmente rilevante per la conservazione o il rafforzamento dell'associazione, essendo consapevole della natura criminale del sodalizio e della funzionalità del proprio apporto al programma delittuoso comune. A tal fine, è sufficiente che l'agente abbia rappresentato la possibilità che il proprio contributo fosse utilizzato per il perseguimento degli scopi dell'associazione, senza che sia necessario che egli condivida pienamente il programma criminoso o ne conosca nel dettaglio tutte le operazioni. La consapevolezza dell'agente circa la caratura criminale dei soggetti con cui intrattiene rapporti e la natura riservata delle informazioni fornite può desumersi dalle modalità del comportamento tenuto, anche in assenza di una esplicita dichiarazione di appartenenza all'associazione mafiosa da parte dei destinatari dell'apporto. Inoltre, il reato di concorso esterno si consuma con il compimento della condotta tipica, a prescindere dall'effettiva realizzazione del programma criminoso, trattandosi di un reato di pericolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CO. Pa. , nato a (OMESSO);

avverso sentenza della Corte d'Appello di Palermo del 19 gennaio 2006;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. FAZIO Anna Maria;

Udito il Procuratore Generale in persona del sostituto Dott. BUA Francesco che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore avvocato MONDELLO …

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