Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29232 del 21 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29232PEN

Massima

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Il dolo generico, caratterizzante il delitto di minaccia di cui all'art. 612 c.p., sussiste quando il male prospettato possa incutere timore nel soggetto passivo, menomandone la sfera della libertà morale, senza che sia necessario l'intento di realizzare concretamente la minaccia. Pertanto, l'esimente di cui all'art. 599 c.p. non può essere applicata a una condotta che, pur presentando profili ingiuriosi, abbia anche contenuto minaccioso, come l'aver rivolto alla persona offesa espressioni del tipo "ti devo spaccare la testa, ti uccido". In tali casi, il giudice non può operare una derubricazione del fatto, configurando una fattispecie diversa da quella contestata, senza adeguatamente motivare l'insussistenza degli elementi costitutivi del delitto di minaccia. La sentenza che, in violazione di tali principi, applichi l'esimente dell'art. 599 c.p. a una condotta connotata anche da contenuto minaccioso, deve essere annullata con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacom - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvan - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI NAPOLI;

nei confronti di:

1) CO. GA. N. IL (OMESSO) C/;

avverso la sentenza n. 53/2009 GIUDICE DI PACE di POZZUOLI, del 05/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/05/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Izzo, che …

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