L'affidamento diretto di un contratto pubblico senza previa pubblicazione di un bando di gara, ai sensi dell'art. 57 del d.lgs. n. 163/2006, è una deroga al principio di concorrenza che deve essere interpretata in modo stretto. Pertanto, tale affidamento diretto è legittimo solo in presenza di circostanze di estrema urgenza, risultanti da eventi imprevedibili per la stazione appaltante, che non siano ad essa imputabili e che non consentano il rispetto dei termini previsti per le procedure aperte, ristrette o negoziate con pubblicazione di bando. La mera assenza di una gara in corso presso la stazione appaltante e la conseguente necessità di garantire la continuità di un servizio non integrano di per sé i presupposti di estrema urgenza e imprevedibilità richiesti dalla norma, la quale mira a tutelare il principio di concorrenza come valore fondamentale dell'ordinamento. Pertanto, l'affidamento diretto disposto in assenza di tali presupposti è illegittimo per violazione di legge, carenza dei presupposti e difetto di motivazione.