Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, nell'esaminare il ricorso proposto dalla Roma Capitale Investment Foundation avverso il provvedimento di sgombero emesso da Roma Capitale per l'immobile di proprietà capitolina sito in Viale Gabriele D'Annunzio n. 100, afferma il principio secondo cui l'Amministrazione comunale è legittimata ad azionare l'autotutela esecutiva per rientrare nella disponibilità di un bene appartenente al demanio accidentale dell'ente locale, in assenza di un valido titolo concessorio e di riconsegna spontanea da parte dell'occupante. Nello specifico, la sentenza evidenzia che: 1) L'immobile in questione appartiene al demanio accidentale di Roma Capitale, in quanto riconosciuto di interesse artistico e storico sin dal 1952, ragion per cui la riacquisizione della disponibilità del bene, detenuto dalla ricorrente senza un valido titolo, rinviene la sua giustificazione nell'immanente interesse pubblico alla ripresa del bene e alla sua riassegnazione secondo moduli improntati a legalità procedimentale e normativa. 2) Roma Capitale ha comunicato l'avvio del procedimento di riacquisizione forzosa alla scadenza della concessione in comodato d'uso, avvenuta il 26 luglio 2018 senza rinnovo, e non ha ingenerato alcun legittimo affidamento nella ricorrente su un eventuale rinnovo del titolo, avendo sin dal settembre 2017 ribadito a più riprese la propria intenzione di rientrare nella disponibilità dell'immobile. 3) In assenza di riconsegna spontanea da parte dell'occupante alla scadenza del titolo concessorio, l'Amministrazione è legittimata ad azionare l'autotutela esecutiva per rientrare nella disponibilità del bene demaniale, in quanto atto vincolato conseguente al mancato rilascio bonario dell'immobile. Pertanto, il Tribunale respinge il ricorso ritenendo infondate le censure sollevate dalla ricorrente.