Cassazione penale Sez. III sentenza n. 32735 del 27 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:32735PEN

Massima

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Il reato di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni "inesistenti" richiede, per la sua configurabilità, la dimostrazione dell'inesistenza oggettiva della prestazione di beni o servizi fatturati, ovvero della loro inesistenza giuridica, in quanto operazioni fittizie sul piano economico, non essendo realmente avvenute tra i soggetti indicati nella fattura. L'accertamento di tale inesistenza può fondarsi su una pluralità di elementi indiziari, come l'impossibilità tecnica della realizzazione delle prestazioni fatturate o la natura di "cartiera" del soggetto emittente, desunta da indici sintomatici quali l'irreperibilità del suo amministratore, l'assenza di sede sociale e l'indisponibilità di una struttura idonea a fornire le prestazioni rendicontate. L'elemento soggettivo del dolo specifico di evadere le imposte può essere desunto dalla stessa struttura del reato, che prevede l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti nelle dichiarazioni fiscali. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere motivato con il richiamo all'assenza di elementi positivi idonei a giustificare un trattamento di speciale benevolenza, non rilevando la mera incensuratezza dell'imputato. Infine, l'imputato non può dolersi, in sede di ricorso per cassazione, della mancata concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena, qualora non ne abbia fatto richiesta nel corso del giudizio di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI Angelo - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/11/2022 della Corte d'appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni scritte del difensore che insiste nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATT…

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