Il reato di associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri e all'evasione delle accise sul gasolio può essere configurato sulla base di un compendio probatorio costituito da intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché da sequestri di ingenti quantità di prodotti illeciti, che consentano di ricostruire un'attività incessante e frenetica di importazione, trasporto e distribuzione della merce di contrabbando, nonché di individuare i ruoli e le responsabilità dei singoli partecipi all'associazione criminosa. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del fumus commissi delicti, può legittimamente ritenere che il rinvenimento di tabacchi nazionali costituisca un espediente per occultare il carico di prodotti esteri di contrabbando, sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi indiziari, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, ove la motivazione risulti logica e coerente. Parimenti, il ruolo di partecipe all'associazione finalizzata all'evasione delle accise sul gasolio può essere desunto dalle intercettazioni, che dimostrino il coinvolgimento attivo dell'indagato nelle attività illecite, senza che sia necessario un puntuale riscontro di ogni singolo episodio, essendo sufficiente una valutazione complessiva del quadro indiziario. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento cautelare è limitato alla verifica della sua logicità e coerenza, senza possibilità di una rivalutazione del merito delle valutazioni probatorie effettuate dal giudice di merito.