Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24896 del 16 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:24896PEN

Massima

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Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina di cui all'art. 12, comma 10, del D.Lgs. n. 286/1998 richiede, oltre all'elemento materiale dell'agevolazione dell'ingresso o della permanenza illegale dello straniero nel territorio dello Stato, anche la sussistenza dello scopo di ingiusto profitto, il quale non può essere desunto automaticamente dalla mera assunzione di lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tale elemento soggettivo, deve effettuare un'approfondita analisi delle circostanze del caso concreto, senza poter fondare il proprio convincimento sulla sola constatazione dell'impiego di manodopera irregolare. Inoltre, la disciplina di cui all'art. 580 c.p.p. prevede che, quando contro la medesima sentenza è presentato appello da una parte e ricorso per cassazione da un'altra, il ricorso debba essere convertito in appello, salvo che il giudice di legittimità non ne riscontri l'inammissibilità ai sensi dell'art. 606 c.p.p. in relazione a questioni di mero merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di TERAMO;

nei confronti di:

1) HU. ZH. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 02/02/2009 del TRIBUNALE di TERAMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIRACCINI Paola;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Dott. SALVI chiedeva l'annullamento con rinvio;

Rilevato ch…

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