Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza breve n. 2690 del 2014

ECLI:IT:TARCT:2014:2690SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di sospensione dell'attività e chiusura di un punto di accesso di un laboratorio di analisi, adottato dall'autorità sanitaria competente, perde efficacia e diviene privo di interesse per il destinatario qualora l'amministrazione stessa, in un momento successivo, autorizzi il laboratorio a proseguire l'attività avvalendosi anche del medesimo punto di accesso precedentemente sospeso. In tal caso, il ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento di sospensione deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il provvedimento impugnato è stato implicitamente revocato dall'amministrazione. La compensazione delle spese processuali può essere disposta dal giudice in considerazione della particolare normativa applicabile alla fattispecie.

Sentenza completa

N. 02019/2014
REG.RIC.

N. 02690/2014 REG.PROV.COLL.

N. 02019/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2019 del 2014, proposto da:
((omissis)) n.q. di titolare dell’omonimo laboratorio di analisi, Centro Servizi Medici Societa' Consortile a R.L., rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso avv. ((omissis)), in Catania, V.le Vitt. Veneto, 97;

contro

Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso avv. ((omissis)), in Catania, via S. ((omissis)), 5;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 7 del 24.07.2014 con la quale l’AS…

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